È stata restaurata e riaperta anche Porta Roma a Treia, altro accesso della città – mentre nei giorni scorsi, protagonista di un intervento di miglioramento e restauro era stato l’arco che collega l’edificio storico denominato “Broglio – Montani” al Teatro Comunale e che che completa l’accesso di porta Cassera. Per questo intervento, molto complesso che ha avuto un finanziamento di circa 350.000 € dalla ricostruzione post sisma, un grazie particolare all’ing. Claudio Speranza e all’impresa Virgili.
Porta Roma, smontate le impalcature proprio in questi giorni, è nuovamente transitabile ed è tornata all’antico splendore grazie ai lavori voluti dall’Amministrazione comunale per l’importo di 21mila euro.
La sua riapertura, come detto, segue quella della principale porta d’ingresso della città avvenuta la passata settimane. «Siamo intervenuti, insieme al privato, su due accessi del borgo che accolgono la cittadinanza e i visitatori. Un ringraziamento all’architetto Lauretta Massei, funzionaria responsabile del III Settore del Comune di Treia che ha redatto il progetto per Porta Roma; un ringraziamento anche alla ditta Impresa edile Virgili s.a.s. di Virgili Gianni & C. di Treia che ha svolto i lavori».
Porta Roma si colloca sul lato est del centro ed è utilizzata, secondo la viabilità attuale, come uscita dal medesimo. «La volontà di eseguire questo intervento nasce dall’intenzione di dare continuità ai lavori eseguiti dai privati sugli edifici adiacenti destinati ad abitazione e recentemente restaurati – ha spiegato il sindaco Franco Capponi – e che hanno compreso anche il restauro della facciata. Mettiamo così a punto un altro intervento per restituire alla comunità una componente storica della città, per salvaguardare e valorizzare la bellezza del centro storico». La struttura della porta è realizzata principalmente in muratura di mattoni pieni sia per quanto riguarda i paramenti murari sia per la volta a botte sia per l’arco a sesto acuto su cui in passato era effettivamente installata la porta. Chiamata anche Porta degli Elci, è una riedizione ottocentesca di una porta con fornice ogivale, risalente al XIV secolo che si trovava nella zona del Castello degli Elci. L’originaria fisionomia è stata alterata dai numerosi interventi di restauro subiti nel tempo.