l’olivo più antico del maceratese
Nel comune di Potenza Picena, nell’azienda agricola Giordano Giampaoli, si trova l’olivo più antico della provincia di Macerata, con una datazione compresa tra i 229 e i 232 anni. Questo dato è stato confermato dall’analisi al radiocarbonio condotta dall’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del CNR di Perugia, la quale ha evidenziato che l’olivo non è stato innestato, ma si tratta di un esemplare originale della varietà della Mignola. Si tratta di un importante risultato che conferma l’integrità dell’albero.
Nell’appezzamento dell’azienda agricola, nella vallata dell’Asola, si trovano anche altre centinaia di olivi ultracentenari di varietà diverse come la raggia, lo zampello e il nebbio, che superano i due secoli di vita. Per questo motivo, l’oliveto è stato classificato come oliveto monumentale dal CNR.
Il proprietario dell’azienda, Giordano Giampaoli, intende mettere a disposizione del pubblico questo importante patrimonio bio-naturalistico, soprattutto per le scuole. L’oliveto si trova nelle vicinanze della villa Buonaccorsi, risalente al Settecento. La zona presenta un particolare microclima che favorisce la crescita di alberi da frutto, come dimostra la presenza anche di un agrumeto rigoglioso. Inoltre, l’azienda agricola dispone di una preziosa sorgente naturale.
L’idea di aprire un percorso per il pubblico, con visite guidate tra le biodiversità presenti nell’azienda di Giampaoli, è stata presentata al Sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini. La sindaca ha già effettuato un sopralluogo per valutare la fattibilità di questa iniziativa, che potrebbe permettere a turisti e studenti di scoprire la millenaria storia di questi olivi e di apprezzare la ricchezza biologica dell’area.
Si tratta di un progetto che potrebbe contribuire alla promozione del territorio e alla sensibilizzazione sull’importanza della conservazione di questo patrimonio naturale unico. L’oliveto dell’azienda Giampaoli rappresenta una testimonianza preziosa della storia e della cultura della regione, che merita di essere valorizzata e condivisa con il pubblico.
