SCELTI I VINCITORI ARRIVANO DA IRAN, PERU’ E SPAGNA
La Biennale dell’Umorismo nell’Arte di Tolentino ha finalmente scelto i vincitori della sua edizione di quest’anno. Temi quali la guerra, l’angoscia per il cambiamento climatico, l’ansia per il futuro, la rivoluzione dell’intelligenza artificiale e l’ibridazione dell’umanità con la tecnologia sono stati affrontati dagli artisti partecipanti. Sono state analizzate ben 2400 opere dalla giuria, che ha selezionato i 70 finalisti che saranno esposti a Tolentino nel mese di Dicembre, presso le sale espositive di Palazzo Mari.
I vincitori arrivano da diverse parti del mondo: il primo premio Città di Tolentino è andato a un artista iraniano, mentre il secondo premio è stato assegnato ex aequo a due artisti italiani e indiani. Anche il premio Luigi Mari per la caricatura è stato assegnato ex aequo a partecipanti provenienti dal Perù e dalla Spagna. Inoltre, verrà assegnata una segnalazione per il secondo classificato. Altri riconoscimenti con una targa al merito verranno assegnati agli artisti che rappresentano i “Nuovi linguaggi dell’arte“. I loro nomi saranno annunciati durante la cerimonia di premiazione che si terrà venerdì 24 Novembre.
Quest’anno, per la prima volta dopo diversi anni, gli artisti sono stati liberi di interpretare l’umorismo senza un tema prestabilito come nelle edizioni precedenti, quando i vignettisti, gli illustratori e i fumettisti proponevano le loro interpretazioni sulle tematiche dell’invidia e dell’odio. Il regolamento libero ha permesso agli artisti di dare il meglio di sé e di ampliare il campo di partecipazione. Le opere spaziano da quelle di carattere grafico-pittorico a sculture, meme, fotografie e anche alcuni video.
La giuria, composta da importanti artisti e critici d’arte, ha analizzato e valutato tutto il materiale pervenuto, effettuando una prima selezione di 700 opere, che sono state ridotte successivamente a 70, prima di decretare i vincitori. In totale, sono stati 745 gli artisti provenienti da tutto il mondo che hanno partecipato a questa edizione della Biennale dell’Umorismo, con un totale di 2400 opere. La partecipazione è stata straordinaria e ha superato ogni record. Tra i Paesi più rappresentati spiccano l’Iran, la Cina, la Romania, la Serbia, la Spagna e la Turchia.
Il presidente di giuria, Michael Rocchetti, ha affermato che l’umorismo sta virando verso un pessimismo crescente, riducendo il registro comico al minimo, senza però diminuire la ferocia. Il tema libero ha permesso agli artisti di esprimere appieno le loro idee, dalle quali emerge la preoccupazione per i grandi cambiamenti in atto. Nonostante l’assenza di un tema specifico, molti artisti hanno scelto di rappresentare la morte, riflettendo così sull’agghiacciante realtà dei tempi moderni.
Il sindaco Mauro Sclavi ha sottolineato la longevità di questo concorso, che è stato reso possibile grazie alle persone che hanno creduto e supportato la Biennale negli ultimi 64 anni, inclusi gli artisti e i dirigenti artistici. Quest’anno si è raggiunto un numero mai visto prima di partecipanti e opere grazie alla libertà di interpretazione del tema e alla comunicazione digitale che ha amplificato la promozione.
Le opere inviate sono il risultato di ciò che l’umorismo rappresenta nella società odierna. La Biennale dell’Umorismo ha scelto di adottare un tema libero con convinzione, coinvolgendo il popolo della rete e ricevendo una risposta entusiasmante. Questo è stato un risultato straordinario che è stato possibile grazie al lavoro svolto durante questi dieci anni, in collaborazione con il Festival della Popsophia dell’Umorismo, che ha promosso il concorso di Tolentino al di là di qualsiasi aspettativa positiva.