La Capitale italiana della cultura, Pesaro, è pronta ad accogliere “Music for Freedom”, le meravigliose note dell’Orchestra Olimpia e dell’Afghan Youth Orchestra. Questo evento straordinario segna l’apertura dei festeggiamenti di Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura, e avrà luogo domani, martedì 9 gennaio, alle ore 21 presso il Teatro Rossini.
Il vicesindaco Daniele Vimini, assessore alla Bellezza, ha dichiarato con entusiasmo che il progetto musicale di Pesaro riprende grazie all’Orchestra Olimpia, che ha svolto un ruolo chiave nell’ottenimento del titolo di Capitale italiana della cultura. Nonostante due interruzioni causate dalla pandemia e dal ritorno dei talebani in Afghanistan, l’Afghan Youth Orchestra è riuscita a continuare la propria attività spostandosi in Portogallo. La presenza dei musicisti dell’orchestra giovanile afghana a Pesaro rappresenta quindi un momento significativo per promuovere la pace, la democrazia e l’arte a livelli elevati.
Il fondatore e direttore dell’Afghanistan National Institute of Music, Ahmad Sarmast, ha ringraziato Pesaro per la partnership stretta nel 2019 tramite l’Orchestra Olimpia. È un’opportunità preziosa per l’orchestra afghana esibirsi a Pesaro, in occasione dell’anno della Capitale italiana della cultura, e condividere la loro musica con l’audience internazionale. Sarmast ha anche sottolineato l’importanza della diffusione della loro musica e della situazione attuale delle donne che fanno musica in Afghanistan.
La direzione artistica e musicale dell’Orchestra Olimpia, Roberta Pandolfi e Francesca Perrotta, hanno annunciato che verrà realizzato un video documentario in collaborazione con la Provincia di Pesaro e Urbino e Filippo Biagianti per raccontare questa preziosa esperienza.
Il direttore d’orchestra e direttore di AYO (Afghan Youth Orchestra), Tiago Moreira da Silva, ha anticipato il concerto di domani. Il programma comprenderà sia brani occidentali che tradizionali, offrendo al pubblico la possibilità di vedere il sorriso di orgoglio sul volto dei giovani musicisti mentre suoneranno le loro melodie.
Questo evento straordinario unisce due culture musicali diverse, creando un ponte tra l’Italia e l’Afghanistan, e dimostra che la musica è un linguaggio universale capace di promuovere la libertà e la pace.