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Il dott. Emanuele Tosi (alias Ziovet dottor Tosi), direttore scientifico del Centro Studi di Ricerca Alimentare e Comportamentale animale Istituto Lorenz, ci spiega le basi della corretta nutrizione dei nostri pelosetti. L’intervista di Francesca Travaglini.
D: A Radio Linea numero uno, la radio che ascolti e vedi, torniamo a collegarci con il nostro teologo biblista preferito frate Alberto Maggi. Buongiorno e bentrovato.
R:Buona domenica Francesca
D: La stanchezza sta facendo strani effetti, anche sulla mia lingua, ma ci rivolgiamo direttamente al vangelo del giorno anche oggi bellissimo
R: È un Vangelo veramente liberatorio perché l’evangelista ci presenta un caso disperato, ma la disperazione è causata dalla religione, è la religione che dice, a certe categorie di persone, tu sei impuro allora uno pensa chi può liberare da questa impurità? Dio, allora mi rivolgo a Dio? no, siccome sei impuro non puoi rivolgerti a Dio; è la disperazione di tante persone che vivono situazioni, condizioni, che si sono trovate o che hanno vissuto e non sanno come venir fuori, sono impure, l’unico che le può liberare dall’ impurità è Dio, ma siccome sono impure non possono avvicinarsi a Dio allora l’evangelista presenta un caso disperato, un lebbroso, il lebbroso a quel tempo non significava un malato, ma un peccatore severamente castigato da Dio. In tutta la storia dell’Antico Testamento soltanto due casi di lebbrosi guariti uno da Dio e uno da un profeta c’erano stati, quindi, questa persona anonima significa una persona che è stata castigata da Dio; ebbene ha sentito l’eco delle parole di Gesù con l’insegnamento nuovo e qual era? Che Dio non si manifesta nella dottrina, ma nella Misericordia e ci prova, ma non sa come va a finire perché era severamente proibito, per un lebbroso, avvicinarsi a un centro abitato e, tanto più, avvicinarsi a una persona e lui ci prova, tanto non c’è niente da perdere, ma non sa come va a finire; si avvicina a Gesù, infatti, si mette in ginocchio, come per parare la reazione, e gli chiede, perché non sa se può o no, dice se vuoi, puoi purificarmi. La reazione di Gesù. Tante volte abbiamo detto, quando leggiamo il Vangelo, mettiamoci nei panni dei primi lettori, ascoltatori, che non sanno mica come va a finire e l’evangelista crea suspance perché se da una parte dice che Gesù ne ebbe compassione, quindi Gesù non lo caccia via, come osi te peccatore, che sei stato punito da Dio e adesso continui a trasgredire, ad avvicinarti a me, ma la sostanza, che crea l’evangelista, è che Gesù stese la mano agli altri perché stendere la mano era un’espressione tecnica con la quale, nell’Antico Testamento, si indicava l’azione di Dio, o di Mosè, contro i nemici. Mosè stese la mano e i nemici furono sconfitti, Dio stese la mano e i peccatori furono castigati allora uno s’aspetta che Gesù, adesso, stende la mano e castiga questo che, ripeto, è un trasgressore, è stato punito da Dio per i suoi peccati; ebbene, Gesù stende la mano e poi succede l’inverosimile, lo toccò, ma non si può toccare un lebbroso perché se tu, che sei sano, tocchi una persona che è impura l’impurità si trasmette a te ed ecco, invece, succede qualcosa di straordinario, Gesù dice lo voglio, lui esprime la volontà di Dio; si purificato. Cosa significa questo episodio molto importante? Uno dei pilastri della spiritualità giudaica era la categoria del merito, l’amore di Dio andava meritato, e l’altro pilastro (erano i due pilastri che sostenevano questa spiritualità) era la teologia della purificazione, per avvicinarsi a Dio devi essere puro, e bene Gesù in un attimo demolisce, sradica, questi due pilastri. Dio. questo lebbroso non c’ha nessun merito, che merito c’ha? Continua a trasgredire la legge, ma Dio non guarda, non è attratto dai meriti delle persone, ma dai loro bisogni e, soprattutto, la grande, la buona notizia, la grande novità, non è vero che bisogna purificarsi per accogliere il Signore, per avvicinarsi al Signore, ma è vero il contrario: accogli il Signore, avvicinati a lui e sei purificato, è la buona notizia. Quante categorie di persone vivono questa situazione, hanno paura di avvicinarsi al Signore perché pensano che sia compiere sacrilegio e invece, se lo fanno, è una benedizione.
D: È vero il contrario, esatto. Quindi, frate Alberto che dire? se volete approfondire il pensiero del nostro teologo biblista preferito leggete i suoi libri tra cui Bernadette, la vera storia di una santa imperfetta, anche perché, se non sbaglio, oggi è proprio la Vergine di Lourd; quindi tanti tanti auguri
R: Il ricordo del primo incontro di Bernadette con questa esperienza meravigliosa e la prossima settimana sarò a lurde per la presentazione del documentario, quindi, vi porto tutti con me alla grotta
D: Assolutamente, ne abbiamo bisogno. Grazie mille frate Alberto e a domenica prossima
R: Ciao