Sabato 9 marzo, alle 17:30, presso Torre di Moresco (Centro arti visive) a Fermo, Pierpaolo Curti, con il suo lavoro poetico e visionario, ci porta in un viaggio attraverso paesaggi paralleli e sospesi, dove oggetti e strutture si mescolano a ritmi cromatici e geometrie esistenziali che evocano un realismo magico. La mostra sarà aperta fino al 28 aprile 2024.
La sua pittura, densa e grumosa, ha radici nella tradizione artistica ma si distingue per la sua originalità e potenza espressiva. L’assenza costante di figure umane o animali invita lo spettatore a diventare protagonista attivo del gioco artistico proposto dall’artista, in un dialogo continuo tra l’opera e chi la contempla.
Attraverso opere bidimensionali e installazioni, Curti ci invita a riflettere sull’importanza dello spazio, del vuoto, del pensiero divergente e dell’utopia educativa in un mondo sempre più degradato e superficiale. Il suo lavoro, ricco di riferimenti all’arte del passato e del presente, ci stimola a guardare oltre l’apparenza e ad abbracciare una visione critica e trasformativa del mondo che ci circonda.
In ogni sua creazione, Pierpaolo Curti ci invita a fare i conti con la complessità e l’ambiguità della realtà, a esplorare nuove prospettive e a lasciarci travolgere dalle potenzialità del pensiero creativo.
La sua visione artistica, ricca di suggestioni e simbolismi, ci invita a esplorare nuove dimensioni della realtà e a scoprire la bellezza e la complessità nascoste dietro la superficie delle cose.