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Il dirigente dell’ispettorato nazionale del lavoro Pierluigi Rausei risolve i nostri dubbi sulle ferie. L’intervista di Francesca Travaglini.
D: Ci colleghiamo nella rubrica parole di lavoro con il dirigente dell’ispettorato nazionale del lavoro Pierluigi Rausei, chiudiamo il discorso sulle ferie.
R: Bentrovata Francesca e bentrovati ai nostri ascoltatori, riprendiamo il tema delle ferie perché sono arrivate domande dai radioascoltatori perciò rispondiamo. La prima riguarda chi ci ha chiesto ‘se non ho potuto godere delle ferie durante l’anno che è finito, posso farlo il prossimo anno?’ Assolutamente sì, le ferie sono un diritto irrinunciabile come abbiamo detto e quindi le possiamo fruire anche nel tempo successivo, fino al 18o mese dalla maturazione delle ferie, il datore di lavoro non incorre in sanzioni se vi riconosce le ferie. Un altro lavoratore ci chiede ‘ma posso io chiedere le ferie e ottenerle per i giorni che mi occorrono?’ Assolutamente sì, la domanda di ferie individuali può essere condotta dal lavoratore al datore di lavoro, è chiaro che non può ammettersi l’assenza arbitraria, nel senso che il lavoratore non è che, solo perché ha informato il datore di lavoro, può assentarsi nei giorni che ha richiesto come ferie individuali, occorre che il datore di lavoro si esprima; l’espressione del datore di lavoro è richiesta dall’articolo 2109 del codice civile, è il datore di lavoro che organizza il proprio lavoro, la propria impresa e riconosce ai lavoratori il diritto delle ferie, la legge tutela però la richiesta del lavoratore che può richiedere fino a due settimane consecutive e il datore di lavoro è obbligato a darle nell’anno di maturazione. Un altro lavoratore ci chiede ‘come maturano le ferie e cioè quante ferie maturo ogni volta che lavoro?’ Questo è strettamente deciso dai contratti collettivi, normalmente le ferie maturano, rispetto al periodo annuale riconosciuto dal contratto, di norma in partenza partiamo di 4 settimane, un 12o rispetto a ciascun mese completo di lavoro, ma la contrattazione collettiva si adegua alla possibilità ovviamente che il lavoratore venga assunto non a inizio mese ma a metà mese e quindi riconosce per ogni periodo superiore a 15 giorni, il mese completo di maturazione rispetto al giorno di ferie. Un altro lavoratore ci domanda ‘rispetto alla fruizione delle ferie il il datore di lavoro le può interrompere?’ Sì, per motivate ragioni organizzative il datore di lavoro può chiedere e revocare le ferie. Ovviamente è un atto estremo dei poteri datoriali, occorre una ragione urgente, occorre che il lavoratore sia messo nelle condizioni di poter rientrare al lavoro. È chiaro che se io ho ottenuto le due settimane consecutive di ferie e mi trovo all’estero, mi trovo in un periodo di vacanza o mi trovo a fare assistenza a qualcuno, il datore di lavoro dovrà attenersi ad altre possibilità organizzative del lavoro e non richiedere la mia presenza sul luogo di lavoro. Un altro lavoratore ci chiede ‘ma se mi ammalo durante le ferie che cosa accade?’ Beh, in realtà la malattia gestisce le ferie nel senso che, se io sono malato prima delle ferie non avrò ferie ma avrò il periodo di malattia; se mi ammalo durante le ferie, l’istituto della malattia che è tutelato dall’INPS, coprirà e in parte dal datore di lavoro, per un periodo iniziale di carenza in alcuni contratti, coprirà la gestione dell’attività lavorativa e quindi in qualche modo le ferie le potremo fruire successivamente e non durante la malattia e quindi avremo la malattia. Un’altra lavoratrice ci ha domandato ‘ma se io prendo l’assenza per assistere mio figlio che è malato a casa, ho diritto a fruire le ferie e quindi, le ferie mi maturano ugualmente?’ No l’assenza per assistere il bambino, come per la malattia del bambino, come l’assenza per sciopero, come l’assenza legata all’aspettativa sindacale per cariche elettive, non fa maturare le ferie, quindi per quel giorno di assenza quel rateo di ferie che matura rispetto alle circostanze obiettive dell’attività lavorativa, non maturano le ferie. Ci si chiede poi ‘se il datore di lavoro non mi consente di andare in ferie e rifiuta le mie ferie, posso tutelarmi in qualche modo?’ Beh, il datore di lavoro non può rifiutare sempre le ferie, diciamo intanto che l’azienda può organizzare le ferie, quindi generalmente su regolamentazione aziendale o da contratto atto collettivo dice durante l’anno quali sono i periodi di ferie collettive, ad esempio perché l’azienda è chiusa, l’azienda si riorganizza eccetera. Il lavoratore chiede le sue individuali, l’azienda deve tener conto degli interessi del lavoratore, oltre che delle esigenze dell’impresa e queste caratteristiche vengono a motivare la giustificazione, non di tutti i rifiuti, ma soltanto di alcuni, il lavoratore non può ottenere soltanto rifiuti.
D: Grazie mille al dirigente dell’ispettorato nazionale del lavoro Pierluigi Rausei, le sue parole di lavoro tornano martedì prossimo.