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Caso Scurati: il parere del filosofo e saggista Diego Fusaro. L’intervista di Francesca Travaglini.
D: Diamo il ben ritrovato al filosofo e saggista Diego Fusaro. Ciao buona domenica.
R: Un caro saluto da Diego Fusaro.
D: Chi da un lato chi dall’altro si schierano per il caso Scurati, ancora non si è capito bene però che cosa sia successo.
R: E’ successo in sostanza che lo scrittore Scurati doveva tenere un monologo televisivo sul 25 aprile e glielo hanno annullato adducendo la scusa dei soldi che mancavano, del compenso che non era previsto ma evidentemente non è difficile immaginare la possibilità anche di una censura come subito da più parti è stato detto, il punto a mio giudizio è un altro che siamo ancora fermi in Italia, nel 2024, al dibattito su fascismo e antifascismo. Scurati ha elaborato un discorso abbastanza fanciullesco in verità in cui si ricordano gli orrori del Fascismo, le violenze del Fascismo, siamo tutti d’accordo credo nel condannare quegli orrori ma a cosa serve ricordare il passato, i suoi orrori se poi non si denunciano gli orrori del presente. Oggi la violenza è quella dei mercati, del precariato, delle multinazionali, dell’imperialismo, ricordare l’antifascismo significa ricordare questo e non giustificare questo perché poi l’antifascismo, quello eroico di Gramsci è una cosa, l’antifascismo in assenza di fascismo odierno è tutt’altra cosa, serve solo a giustificare la società così com’è lasciando intendere che sia buona e giusta e da proteggere rispetto al ritorno del Fascismo, cioè identificando con fascismo tutto ciò che possa criticare la società odierna, fossero anche Marx o Lenin. Ecco perché l’antifascismo eroico di Gramsci, in presenza di fascismo non deve essere confuso con l’odierno patetico antifascismo in assenza di fascismo che è solo una risorsa simbolica di senso della civiltà dei consumi, del resto non mi pare che Scurati che continua a denunciare il fascismo, a scrivere del Fascismo, a parlare del Fascismo dica molto contro la violenza dei mercati e dell’imperialismo anzi mi ricordo quando implorava Mario Draghi di non mollare. Ecco Mario Draghi rappresenta l’ordine della globalizzazione neoliberale con tutte le sue caratteristiche non propriamente nobilitano e per le condizioni del lavoro questo mi sembra il punto fondamentale, una volta disse il filosofo Max Horkheimer, fondatore della scuola di Francoforte, non può definirsi antifascista chi non è anticapitalista. Ecco con questo credo sia chiusa definitivamente la questione. Certo è che censurare Scurati è stato un errore grave imperdonabile intanto perché le persone e le idee non si censurano ma poi perché dà il destro a questo piagnisteo costante sul fascismo e l’antifascismo che tiene imprigionato il discorso pubblico in Italia impedendogli di prendere in esame le contraddizioni reali del nostro presente che lo ripeto non sono più il manganello e l’olio di ricino per fortuna, morti e sepolti, ma sono le violenze del mercato e della globalizzazione finanziaria e liberata.
D: Ecco infatti a me però rimane questo tarlo cioè perché allora vietargli di parlare cioè se non è un attacco diciamo come dire a quello che stiamo vivendo oggi ma solo una memoria di quello che è stato, questo non me lo spiego neanche io.
R: Evidentemente c’è in Italia una parte di italiani che non hanno interesse a ricordare quelle vicende e sbagliano perché bisogna ricordarle con onestà e condannando l’orrore fascista. Per quel che mi riguarda il 25 aprile è un giorno di festa insieme di lutto, e di festa perché è finito il nazifascismo, e di lutto perché è iniziata una nuova occupazione quella americana del territorio nazionale ed europeo, in generale ad ogni modo è una festa nazionale il 25 aprile va onorata a mio giudizio ma si onora il 25 aprile non ricordando l’antifascismo come se fosse una cosa appartenente al passato, si ricorda il 25 aprile combattendo contro le nuove forme di violenza, oggi ripeto queste forme di violenza sono quelle del sistema liberal finanziario contro il quale gli antifascisti odierni in assenza di fascismo non dicono mai nulla curiosamente.
D: Se volete approfondire il pensiero del filosofo e saggista Diego Fusaro leggete i suoi libri tra cui Demofobia edito da Rizzoli, destra e sinistra la finta alternanza e la volontà di schiacciare il popolo. Io ti ringrazio e ricordo che possiamo anche venire a sentirti live domenica 26 maggio, dove?
R: Proprio così il 26 maggio faremo una serata, un pomeriggio filosofico e di pensiero critico da American Graffiti a Civitanova Marche insieme a Cosimo Massaro parleremo di Europa, spirito e capitalismo presso American Graffiti in un bel evento che è stato organizzato da Gianluca Bonifazi, instancabile animatore culturale delle Marche e quindi vi aspettiamo numerosi il 26 maggio a Civitanova Marche, American Graffiti. Grazie mille a domenica prossima.
R: Un caro saluto da Diego Fusaro.