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Il dirigente dell’ispettorato nazionale del lavoro Pierluigi Rausei ci parla di ispezioni nella rubrica “Parole di lavoro”. L’intervista di Francesca Travaglini.
D: Ci colleghiamo come ogni martedì con il dirigente dell’ispettorato nazionale del lavoro Pierluigi Rausei, ciao ben ritrovato!
R: Ciao Francesca bentornata a te a radioascoltatori.
D: Oggi mi dicevi parliamo proprio di ispezioni del lavoro o sul lavoro.
R: Sì ne parliamo e ne parliamo perché oggi è una data particolare, il 23 aprile del 2004, esattamente 20 anni fa veniva promulgato il decreto 124 che ha riformato i servizi ispettivi del Lavoro nel nostro paese a distanza di oltre 90 anni, erano stati riformati precedentemente nel 1912 e che cos’è l’ispezione del lavoro e perché è giusto prestare attenzione a questa parola di lavoro? L’ispezione del lavoro è un momento di verifica per il datore di lavoro e per il lavoratore rispetto alla regolarità dei rapporti di lavoro, spesso si ritiene che l’ispezione del lavoro sia tutta per il lavoratore in realtà l’ispezione del lavoro ha un doppio ruolo a livello costituzionale, da un lato contrasta il lavoro sommerso e quindi il lavoro illegale, il lavoro irregolare, il lavoro insicuro e in questo sicuramente a tutela dei lavoratori e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, ma non basta perché l’ispezione del lavoro riportando a regolarità i rapporti di lavoro contrasta anche il damping la concorrenza sleale fra le imprese perché spesso nel mercato del lavoro operano dei competitori sleali che non trattano bene i lavoratori, li contengono in rapporti di lavoro irregolari in finti part-time in finti lavori autonomi infinite partite IVA e quindi risparmiano sui costi del lavoro e spesso drammaticamente sui costi della sicurezza e allora l’ispezione del lavoro va in queste due dimensioni quella della tutela dei lavoratori e quella della tutela degli imprenditori perché il vero sta nel mezzo e cioè nella tutela reale dei rapporti di lavoro. L’ispezione del lavoro avviene con una programmazione che l’ispettorato nazionale del lavoro fa in sinergia con inss e con INAIL e coordinandosi a livello centrale con la Guardia di Finanza, l’arma dei Carabinieri e l’Agenzia delle Entrate, è una selezione che viene fatta in ragione ai rischi valutati in base ai bilanci, in base all’andamento delle assunzioni in base alla regolarità contributiva e assicurativa e fiscale delle imprese, oggi si lavora molto su programmazione, ma si lavora ancora su richiesta di intervento e questo è il senso in questa rubrica di parlare di ispezione del lavoro a 20 anni dalla riforma, nel giorno dei 20 anni è giusto ricordare alle lavoratrici e ai lavoratori i nostri ascoltatori che l’ispettorato del lavoro è pronto ad accogliere le vostre richieste sul sito istituzionale ispettorato.gov.it trovate un modulo che si chiama richiesta di intervento, è un modulo presente in otto lingue diverse ovviamente in costante aggiornamento quindi trovate sempre più lingue ciascuno nella propria, nel proprio idioma, in cui potete raccontare all’ispettorato in forma sintetica il bisogno di conoscenza che avete, può essere un’irregolarità della busta paga può essere un comportamento del datore di lavoro può essere un posto di lavoro che non è adeguato, un orario di lavoro che non vi riconoscono, andate a lavorare con il mezzo aziendale vi costringono a andare in azienda e non vi contano il rapporto dell’attività lavorativa e quindi non vi caricano in termini retributivi l’orario di lavoro, ecco qualsiasi sia l’elemento noi siamo lì l’ispettorato nazionale del lavoro c’è, è pronto ad intervenire e non è soltanto l’ispezione perché spesso si ritiene che tanto l’accesso in azienda dia tutela in realtà l’ispettorato opera anche con altri strumenti, ad esempio la conciliazione monocratica, se si tratta soltanto di soldi, di retribuzioni mancanti, di straordinario non pagato, bene il lavoratore viene chiamato insieme al datore di lavoro davanti a un ispettrice o un ispettore del lavoro per ragionare insieme e tentare una conciliazione, se la conciliazione avviene si pagheranno le somme dovute e il rapporto di lavoro continuerà in piena regolarità pagando i contributi legati a quella prestazione e non avremo sanzioni a carico del datore di lavoro che è emerso, è un principio generale del diritto ponte d’oro al nemico che fugge se il datore di lavoro fugge dall’illegalità, lo stato riconosce o una un abbandono dalle sanzioni o una riduzione delle sanzioni. Poi abbiamo altri strumenti come la diffida accertativa che è una diffida che viene data al datore di lavoro che entro 30 giorni deve pagare le somme dovute al lavoratore quando i crediti sono certi e non sono stati pagati, ad esempio quando non venite pagati per una o più mensilità e da ultimo un altro istituto a vantaggio di tutti i lavoratori la disposizione è un istituto importante perché il Consiglio di Stato proprio una settimana fa lo ha esteso a tutte le violazioni dei contratti collettivi come dire se c’è qualcosa che non va in azienda, l’ispettore o l’ispettrice possono venire lì e ispezionare e per tutti i lavoratori interessati disporre e cioè ordinare al datore di lavoro di applicare le regole della legge o del contratto collettivo. L’ispettorato del lavoro c’è, è raggiungibile a mezzo email in tutte le sedi territoriali, gli ispettorati territoriali in tutti i capoluoghi assommati in più sedi gli ispettorati di area metropolitana e alcuni capoluoghi di regione e le direzioni interregionali al nord al centro e al Sud. Non abbiate paura di chiedere tutele, noi ci siamo.
D: Anche perché come ci dicevi si può anche chiedere una delucidazione, non per forza bisogna denunciare subito. L’appuntamento è a martedì prossimo sempre con le sue parole di lavoro.