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Maria Schneider e i film della festa della mamma: Luca de “I soliti cinefili” dialoga con Beatrice Silenzi.
D: E’ con me Luca dei Soliti Cinefili.
R: Ciao, buon pomeriggio a tutti.
D: Entriamo nel vivo della nostra faccenda perché oggi veramente, andiamo a toccare un argomento abbastanza spinoso, perché si parla di un film nuovissimo che parla di un’attrice.
R: Esatto Sì, il film che sarà presentato alla 77a edizione del Festival di Cannes in programma settimana prossima fuori concorso, sarà Maria, Maria racconterà e ripercorre la vita di Maria Schneider che per chi non la conoscesse è l’attrice di l’Ultimo tango a Parigi, questa attrice ha avuto un’infanzia addormentata perché la madre,essendo una modella rumena stava sempre fuori per lavoro, quindi non stava mai in presenza con la stessa figlia, il papà non l’ha riconosciuta e quindi il percorso iniziale di questa adolescente è stato già molto turbolento, per una serie di motivi Maria Schneider riesce a conoscere Brigitte Bardot che la ospita e da lì parte la sua carriera cinematografica fino al punto di rottura, che interpreta il personaggio che tutti conosciamo in Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci.
D: Sì in quel film c’è Marlon Brando.
R: Esatto con Marlon Brando in quel film c’è una scena che probabilmente quasi tutti sanno è una scena hard, è una scena schifosa onestamente perché dico, uso questo termine dispregiativo perché la scena in questione non era in sceneggiatura, e l’attrice non sapeva che doveva doveva girare, quindi quando si è trovata sul set e Marlon Brando ha iniziato a praticare questo atto l’attrice è scoppiata a piangere, quindi la reazione che vediamo nel film è la reazione reale dell’attrice, il film fu boicottato a 14 giorni dall’uscita delle sale fu ritirato dal mercato e ci furono ovviamente molte indiscrezioni e molte turbolenze.
D: Resta il fatto che è stato un film molto visto di cui si è parlato moltissimo, molto popolare.
R: Sì un film molto popolare, il film in sé per sé dal punto di vista tecnico è un gran film, sia chiaro quindi perché Bernardo Bertolucci adesso era un regista di grande talento quindi il film era un ottimo film, purtroppo questa nota dolente che è una nota molto dolente, ha macchiato una pellicola, perché per quanto il film possa essere grande, il racconto di questa ragazza che poi l’ha segnata per tutta la vita, perché lei dopo questa vicenda ovviamente è caduta in depressione ha iniziato ad abusare di alcool e dipendenze di droghe ed è morta a 59 anni per un tumore al seno, quindi diciamo che è un racconto molto turbolento che fa male, e questa regista adesso presenterà il Festival di Cannes con Anna Maria Bartolomei che interpreterà Maria Schneider e Matt Dillon che interpreterà Marlon Brando, quindi c’è da capire come il film sarà impostato e ciò che racconterà.
D: La cosa che devo dire, che comunque guarda caso, perché se ne parla adesso di queste cose, perché per tantissimi anni si è celata questa questione, quando invece appunto evidentemente no si sapeva già, mi viene da pensare perché adesso c’è questa forte campagna ideologica anche per certi aspetti, legata a quello che è il mondo della donna la presa di posizione della donna, e tutto quanto quello che riguarda il patriarcato, adesso non entriamo nel merito di queste questioni, però chiaramente adesso è il momento per cui una situazione del genere può esplodere.
R: Esatto quando capitò, ripeto il film fu ritirato dalle sale a 14 giorni all’uscita furono denunciati.
D: E poi come mai invece in realtà ebbe così tanto successo?
R: Perché il film è un bel film, Bernardo Bertolucci era già un regista affermato e poi l’abbiamo visto nel corso della sua carriera che era un grande autore, poi ovviamente c’è da ascoltare l’altra campana, che è quella che hanno dichiarato Brando e Bertolucci che loro hanno sempre detto che la sequenza in questione era sceneggiatura, l’unica cosa che è stata aggiunta, è l’aggiunta del burro, ma dal punto di vista di Maria Schneider non era in sceneggiatura, quindi queste sono le due versioni, Brando infatti disse che un film, citando un vecchio film western, quell’attore muore sempre, lui ricorda in sceneggiatura ci sono le pistole ma non è che lui muore in ogni film è cinema, e lui ha sempre dichiarato che quello era cinema e che era semplicemente un’arte.
D: Tra l’altro anche tu sei molto curioso, mi dicevi prima cioè sei molto curioso anche di questo.
R: Sono curioso di vedere il punto di vista dell’attrice perché andare a toccare temi così scomodi è complicato quindi si è presa un bel grattacapo.
D: Tra poco torniamo ancora insieme con Luca dei soliti cinefili per vedere quale sarà invece il film cult che abbiamo scelto, e non sarà deduco un cinepanettone, continuano le nostre quattro chiacchiere, se poi sveliamo anche altarini del mondo del cinema io sono veramente molto contenta, soddisfatta di questa rubrica perché poi c’è sempre del gossip alla fine quando si parla di spettacolo.
R: E’ domenica e quindi naturalmente non tutti quanti hanno voglia, tempo di andare, fare poi qualcuno è anche stanco perché magari il weekend l’ha iniziato già di venerdì, quindi sul divano potremmo per esempio vedere qualche film come facciamo di solito, stasera il film cult che andrò a consigliare saranno più film, c’è un motivo perché oggi è la festa della mamma quindi tantissimi auguri a tutte le mamme in particolar modo quelle che ci stanno ascoltando, e quindi andiamo a celebrare con qualche film, la figura della mamma nel cinema, tra i film che ho selezionato c’è sicuramente Mamma Roma che è un icona di Pierpaolo Pasolini quindi un film un po’ pesantino per chi stasera non vuole passare una serata molto leggera e tranquilla, con una grandissima Anna Magnani, un altro film è, Lyon la strada verso casa, che è un film che consiglio invece a tutti quanti, un film datato 2017 con Nicole Kidman e Dave Patel che racconta la storia di Sarot una storia realmente accaduta ad un bambino indiano, che si perde nella stazione ferroviaria di Calcutta e non ritrova non riesce a tornare a casa, il bambino viene affidato, adottato da una famiglia australiana, passano gli anni il bambino diventa un ragazzo e all’età di 27 anni decide di cercare la sua famiglia biologica, quindi un film che al di là che è una storia realmente accaduta, quindi è un film molto bello intenso emozionante, che consiglio davvero a tutti quanti, la figura della mamma viene vista da due punti di vista, dalla mamma che ha adottato il bambino e dalla mamma che l’ha perso.
D: Dacci per piacere un film, non ti dico il cinepanettone, che ci fa sbellicare dalle risate con Christian De Sica.
R: Io lo raccomando sempre anche con Massimo Boldi, volendo Enzo Salvi quando faceva Cipollino, guarda anche Massimo Ghini se ce lo vogliamo mettere, ce ne stanno tanti, cioè considerando i cinepanettoni oltre alle bellone, vado a consigliare un film ancora più triste sono film drammatici ed emozionanti, quindi film che vado a consigliarvi è Room che racconta una storia realmente accaduta, però spiega il punto di vista di una madre che viene rinchiusa in una stanza col bambino, per 5 anni e poi ritrova la libertà, un sequestro lo chiamiamo un sequestro a tutti gli effetti, e accadde negli Stati Uniti, questa mamma e figlio insieme e anche della libertà che non sarà facile, perché comunque sia all’uscita e trovarsi tutti i riflettori addosso con la stampa e a rivivere la libertà comunque parla di un processo difficile dal punto di vista della mamma, un film molto più leggero è Mamma Mia un musical leggero con le musiche degli ABBA, con Marylin Streep quindi ci sono parecchi film, anche se sinceramente, anche questo a me non è che mi sia piaciuto tantissimo però almeno un film più leggero, poi c’è Mamma ho perso l’aereo, quello lo inseriamo nelle mamme un po’ terribili e poi c’è Psycho lì non dico niente, quello è un film dedicato alla mamma.
D: Luca Grazie per essere stato con me ci ritroviamo naturalmente la prossima settimana, la prossima domenica per fare le nostre quattro chiacchiere.