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Festival di poesia itinerante “La punta della lingua”: intervista al direttore artistico Valerio Cuccaroni. L’intervista di Beatrice Silenzi.
D: E allora su radio linea numero 1 parliamo subito con uno degli organizzatori, ma anche direttore artistico della punta della lingua, Valerio Cuccaroni, ciao Valerio bentrovato.
R: Buonasera a tutti.
D: Allora la punta della lingua è il Festival Internazionale di poesia che giunge alla 19esima edizione, ma partirà sabato prossimo, a dire il vero è già partito perché ci sono state anche delle anteprime e tra l’altro insomma ci saranno un sacco di appuntamenti fino al 2 luglio.
R: E’ così, sì l’ultima anteprima che c’è stata, è stata ieri a Macerata, noi lo chiamiamo Festival di poesia totale perché concepiamo la poesia come uno dei tanti linguaggi espressivi a disposizione dell’uomo e non unico nel suo genere, ma capace di mescolarsi con altri linguaggi, altre arti, quindi poniamo la poesia, in dialogo, in ascolto con la musica, con il teatro, quindi ci saranno spettacoli teatrali come quello del 22 e del 29 giugno alla Mole Vanvitelliana sul Futurismo, disprezzo della donna, il Futurismo della specie che a dispetto del titolo non va contro le donne, ma mette in evidenza questa duplicità del Futurismo che da una parte, sì era misogeno ma dall’altra invece aveva come protagonista proprio tanti artisti oppure la musica con un speciale, che è un po’ la caratteristica del nostro festival, che è il PJ set, cioè un un DJ set fatto da un poeta che mescola poesie con musica di tutti i tipi, post rock, elettronica, Global Groove e quindi ecco questi sono due appuntamenti del festival, poi ci sono anche grandi scrittori come Paolo Nori che il 27 giugno ci presenterà la letteratura russa, a cosa servono i russi questo è il suo spettacolo, il festival è itinerante per le marche perché noi abbiamo elaborato questo concetto delle Marche, della poesia, in quanto la nostra regione è caratterizzata dalla presenza di tanti poeti di grande qualità, da nord a sud, quindi partiremo sabato 22, dove resteremo anche il 23, il 24 saremo online con la Facebook Poetry, un laboratorio telematico di poesia, cioè un incontro online nella pagina Facebook Poetry Lab del nostro festival, dove ci sarà la possibilità di comporre una poesia sulla base di semplici regole, verrà condotta da Alessandro Burbero, Giuliano Zara dal nord Italia.
D: Senti una cosa però Valerio, questa cosa qua, della poesia sembra una scelta un po’ in controtendenza, cioè oggi il mondo sembra diventato un frullatore di contenuti e quindi forse la poesia è un linguaggio lento, invece questo modo di unificare la poesia con tutta quanta questa sorta di arte contemporanea, è un po’ come se avesse una spinta nuova, un nuovo lancio.
R: È così perché la poesia è da sempre un modo di esprimersi dell’uomo e da sempre è mutata al mutare delle condizioni sociali.
D: E quindi naturalmente avete scelto questo modo per raccontarla.
R: Il Festival Internazionale di poesia lo ripeto arriva alla 19A edizione parte la prossima settimana, quindi sarà, come abbiamo visto, ricco anche di sorprese di cose particolari carinissime, cose che i nostri amici che ci seguono possono trovare sul sito, c’è tutto quanto, il programma dettagliatissimo con tutte quante le città e tutti quanti i posti dove appunto questo festival si trova.
D: Grazie a Valerio Cuccaroni per essere stato con me.