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Alessandro Gattafoni torna a sfidare se stesso e la fibrosi cistica con “125 miglia per un respiro”: l’intervista di Francesca Travaglini.
D: Niente illusioni, solo solide realtà, grazie a lui, gli facciamo subito un applauso Alessandro Gattafoni, magari molti di voi lo conoscono, se non lo conoscete adesso ve lo presentiamo intanto benvenuto.
R: Grazie buonasera a tutti.
D: Lui è un grande atleta che propone attività sempre un po’ pazze legate alla sensibilizzazione per la Lega Italiana fibrosi cistica che propone naturalmente raccolte fondi per in qualche modo finanziare la ricerca e in qualche modo cercare di sempre più avvicinarci alla cura per questa malattia, che è tra le malattie rare, la più diffusa.
R: Sì diciamo che l’associazione si occupa perlopiù di aiutare il Servizio Sanitario Nazionale detta in maniera semplice, cioè viene incontro a tutte quelle esigenze che abbiamo noi pazienti, che purtroppo il servizio sanitario sebbene ottimale e quant’altro non riesce a coprire, e poi comunque la ricerca aiuta sempre nel senso che si va lavorando tutti insieme sia per trovare una cura per questa malattia, una cura per tutti.
D: Tu e il tuo Kayak avete già fatto cose pazze, adesso ne sta arrivando una nuova, intanto facciamo un po’ un recap di quello che hai fatto in passato.
R: Sì, allora l’iniziativa nasce a Civitanova Marche nel 2021 quando dal niente ho deciso di sfidare me stesso, sfidare il mare e attraverso una canoa e cercare di attraversare il mare Adriatico, in questo caso sono partito qui da Civitanova Marche il 10 settembre del 2021 e dopo circa 22 ore di pagaiate, circa 130 km, ho toccato terra croata a bordo del mio Kayak.
D: Ecco qui già di per sé è un’impresa incredibile, ma a maggior ragione se pensiamo che tu sei paziente di fibrosi cistica, è una patologia che prende, diciamo, il respiro per capirci e quindi è ancora più difficile una roba del genere.
R: Sì esatto è complicata per chiunque e lo è ancor di più per chi è affetto da questa patologia.
D: E adesso arriva anche 125 miglia per un respiro, di che si tratta questa iniziativa?
R: Appunto dicevamo nasce nel 2021 e con la traversata dell’Adriatico e poi è andata avanti per questo, siamo alla quarta edizione, dopodiché negli anni ho anche attraversato il mar tirreno, quindi abbiamo fatto Capraia, isola di Elba, Puntala, quest’anno si torna a casa qui a Civitanova Marche, in cui nelle date del 21 e 22 giugno tenterò di certificare il record di distanza, per 24 ore farò avanti indietro tentando appunto di certificare il record, che poi sarà certificato dalla federazione italiana Canoa Kayak.
D: Come ti alleni per questa impresa incredibile?
R: L’allenamento è complicato per chi non ha questa malattia, che detta in maniera semplice colpisce l’apparato respiratorio, ma non solo, quindi provoca artrite, perdita di sali, tutto quello che non va bene, rapportandolo all’attività sportiva insomma, per cui l’allenamento deve essere anche il doppio o il triplo di un normale atleta, per cui c’è tanto impegno, tanto lavoro, però diciamo che se la vita da una parte ti mette a dura prova serve appunto a forgiare un carattere abbastanza importante, che poi ti aiuta ad affrontare queste sfide.
D: Noi ti auguriamo il meglio, come possiamo tifarti, possiamo venire lì no?
R: Allora durante l’iniziativa ci saranno moltissime altre iniziative, che servono appunto a sensibilizzare, ma anche a intrattenere la platea per cui si parte alle 18:30 dal molo della marina in cui ci saranno un gruppo musicale che intratterrà, e vino offerto, poi la mattina del 22, alle 5, ci saranno una camminata metabolica, una corsa e lo yoga e ci sarà un concerto questo da Raphael beach dal Veneziano, invece abbiamo tutta una serie di attività sportive legate alle palestre, ci saranno esibizioni di boxe, MMA e si alterneranno diverse palestre con esercizi, il tutto gratuitamente.