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Parliamo di Doping, la malattia dello sport. Cosa si intende quando si parla di questo fenomeno? Quali sono gli effetti collaterali psichici e fisici e quali le conseguenze dell’illecito sportivo? Beatrice Silenzi approfondisce l’argomento nel consueto appuntamento del mercoledì in “Comunicazione e Dipendenze” su Radio Linea, con David Romano.

D: E come ogni mercoledì siamo pronti per collegarci, con la nostra Beatrice Silenzi in veste di giornalista esperta e anche ovviamente scrittrice di un libro di cui poi parleremo, insomma ormai lo stiamo citando, è tossico, c’è un viaggio che tu hai fatto attraverso queste righe scritte messe nero su bianco, su quelle che sono le dipendenze e i comportamenti proprio devianti, Beatrice intanto buongiorno.

R: Buongiorno, bentrovati a tutti, ciao David, il nostro è un viaggio, quello che stiamo ormai facendo da diverse settimane, ci troviamo in un contesto ora sportivo, perché ormai siamo nel vivo dei campionati di calcio per quanto riguarda gli europei, c’è stato il Giro d’Italia, presto Partirà il Tour de France, parliamo del cosiddetto doping, che è un fenomeno incredibile connesso all’uso sia di farmaci, che di droghe e può essere a tutti gli effetti considerato il vero cancro dello sport, perché gli atleti si ammalano, perché si perde la lealtà della competizione, la perdita di valori sportivi, etici e poi a questo è correlato purtroppo il fenomeno della corruzione, quindi fenomeni economici, doping, significa non solo doping nei confronti degli esseri umani, ma spesso anche nei confronti degli animali, cioè vengono dopati cavalli, i cani nelle competizioni, quindi si aprono due scenari che da una parte diciamo vedono in primo piano i rischi sanitari e dall’altra, tutto quanto quello che riguarda il fenomeno dell’illecito sportivo, quindi sono due cose separate ma naturalmente entrambe importanti, cosa spinge ad uno sportivo, a volte anche di fama nazionale o internazionale a cadere, diciamo in quella che per molti potrebbe essere una scorciatoia, io mi dopo, utilizzo doping, per aumentare la mia performance, potrebbero esserci delle concause, potrebbero essere, per esempio, anche delle questioni economiche, potrebbero esserci, abbiamo visto delle scommesse o anche il fatto di poter essere sempre performanti, di poter vincere delle gare senza troppa fatica, perché proprio questo che fa il doping cioè il pro è quello di aumentare la forza e la struttura muscolare e naturalmente il doping può essere somministrato per via orale, intramuscolare transdermica e può essere accertato soltanto attraverso le analisi delle urine fino a 6 mesi dall’ultima somministrazione, però purtroppo gli effetti durano per molti anni e spesso sono devastanti, perché come abbiamo detto cioè ci sono dei pro molto efficaci, ma ci sono dei contro da quelli più blandi, per cui ci sono dei disturbi a carico della psiche oppure la ginecomastia quindi l’aumento del volume del seno negli uomini o l’irsutismo cioè l’aumento della peluria nelle donne, perché di base molto spesso si ricorre al doping, quale anabolizzante, quindi sono degli ormoni del testosterone che vengono presi.

D: Parlare di doping, ci riferiamo solo esclusivamente ai grandi circuiti sportivi, quelli più blasonati, quindi insomma immaginiamo il ciclismo ad alti livelli o c’è anche un momento dove appunto il doping inizia a girare, ad esempio, da realtà molto più piccole molte volte anche più locali?

R: Sì esatto, è proprio questo il maggiore pericolo è questo spesso ci si affida magari a delle persone che si ritengono competenti, quali personal trainer che però ci invitano per esempio ad assumere appunto degli integratori o delle pasticche non ben identificate, con la speranza che magari anche una persona che normalmente fa palestra decide di aumentare la sua massa muscolare, ecco stiamo molto attenti su questo, cioè che cosa ci stanno dando che cosa stiamo assumendo, peraltro tu hai giustamente sottolineato come il ciclismo sia un degli sport che soffrono di più del doping, c’è anche il rugby per esempio che ha esattamente la stessa problematica, ma aggiungerei qualsiasi sport preveda soldi e competizione e una cosa la voglio dire, a proposito dell’eritropoietina, che la cosiddetta Epo, che si usa soprattutto nel ciclismo, ecco questa ha una doppia finalità, potrebbe essere legale se ci sono delle malattie a carico del sangue per esempio, perché è l’epo è semplicemente l’ossigenazione del sangue e dei tessuti, quindi è qualcosa che arricchisce di ossigeno, sangue e tessuti ovviamente diventa doping se la persona non ne ha bisogno, quindi in un soggetto sano è doping, è un discorso veramente ad ampio raggio mi verrebbe da dire, la curiosità vorrebbe anche che poi si possa andare a cercare di capire quali siano i soggetti più a rischio, evidentemente no, ma parlando tra uomo donna c’è una differenza nell’utilizzo in questo,è sempre l’ambito della competizione, per cui si può essere competitivi da uomini, da donne e soprattutto se si vogliono raggiungere dei risultati, questa sembra essere una scorciatoia che però costituisce, lo ricordiamo, un illecito sportivo molto grande per cui è stata tra l’altro fatta anche una legge, che è la legge 376 del 2000, che prevede come reato penale la reclusione fino a 3 anni, quindi insomma non si sta parlando di cose blande ma di cose molto serie, anche perché poi vanno ad incidere sulla salute pubblica e ovviamente ci sono gli organi che se ne occupano, per esempio il Coni che istituisce sempre delle campagne di informazione, per poter andare contro questo tipo di situazioni e però come ricordiamo sempre sta anche un po’ al buon senso di chi si avvicina a questo tipo di pratiche dire di no, cioè cercare di competere esattamente nel rispetto delle proprie possibilità umane.

D: Mentre stai parlando, il pensiero di molti va a dei grandi campioni che sono stati appunto accusati di aver fatto uso di di doping, l’altoatesino Alex Schwazer, anche lo stesso Marco Pantani, l’ultima domanda che voglio farti, insomma cioè sono incontrovertibili, sono affidabili al 100% perché a volte capita anche che poi magari ci sono dei ricorsi e dicono, ah no però forse magari era innocente, viene assolto.

R: Eh sai è come sempre, quando si parla di test fatti dal Ministero della Salute, cioè quelli che vengono approvati e per cui però ecco se ci sono dei test che vengono effettuati più volte sulla stessa persona il risultato è sempre un risultato che non funziona, sembra essere un po’ risibile a Roma direbbero, la cosa regge poco insomma.

D: Beatrice è sempre un piacere, grazie per questa finestra che abbiamo aperto, non solo ripeto su quello che è il grande mondo sportivo no potremmo dire ad alti livelli, ma come tu ci hai detto bisogna fare attenzione anche a quelle che a volte sono proprio delle passioni amatoriali che poi possono perdere un po’ in realtà la bussola del viaggio, noi ci ritroveremo la prossima settimana sempre con Beatrice Silenzi.

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