Sabato 26 ottobre, il comune di Offida ospiterà l’evento “Offida e i suoi tesori“, parte del progetto “Pietro Maggi: uno svizzero nel Piceno“, organizzato dall’Unione Sportiva Acli Marche Aps. L’iniziativa, che mira a valorizzare il patrimonio architettonico e culturale lasciato dall’architetto svizzero Pietro Maggi, si svolgerà con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, della Camera di Commercio delle Marche, della Regione Marche e del Comune di Offida – Assessorato al turismo.
Pietro Maggi, attivo tra il 1756 e il 1817, ha contribuito in modo significativo allo sviluppo architettonico di dieci comuni del Piceno, tra cui Appignano del Tronto, Colli del Tronto, Acquaviva Picena, Grottammare, Ripatransone, Ascoli Piceno, Montalto delle Marche, Monteprandone, Montedinove e, ovviamente, Offida. Durante l’evento, i partecipanti saranno guidati da un esperto, che mostrerà le opere ancora visibili di Maggi e racconterà la storia legata a ciascuna di esse.
Il raduno inizierà alle 15:30 in Piazza del Popolo, da dove si partirà per un percorso guidato attraverso le meraviglie del borgo. L’iniziativa, aperta a tutti, prevede un servizio di interpretariato della Lis – Lingua dei segni italiana, garantendo così l’accessibilità anche alle persone con disabilità uditive. L’evento rappresenta un’opportunità unica per scoprire la bellezza architettonica di Offida e conoscere la figura di un importante architetto, contribuendo così alla promozione della cultura locale.
La partecipazione all’evento è gratuita, ma è richiesta la prenotazione anticipata. Gli interessati dovranno inviare un messaggio al numero 3939365509, specificando nome e cognome. È prevista una capienza massima di 50 partecipanti, quindi è consigliabile prenotare entro il 24 ottobre per assicurarsi un posto.
Per ulteriori dettagli sull’iniziativa, le persone possono visitare la pagina Facebook dell’Unione Sportiva Acli Marche o il sito ufficiale www.usaclimarche.com. Non perdere l’occasione di esplorare il patrimonio culturale del Piceno attraverso gli occhi di Pietro Maggi!
