Sabato 23 novembre, alle ore 17, si svolgerà un incontro speciale presso la Biblioteca San Giovanni di Pesaro. L’evento vedrà protagonista John Betti, autore del libro “Buon sangue non mente. La storia di Pinuccio, il figlio di Pinocchio”, pubblicato da Festina Lente Edizioni. Questo incontro è parte della rassegna “Incontri Capitali“, un progetto che promuove presentazioni di libri e dialoghi con gli autori, realizzato in collaborazione con Passaggi Cultura.
John Betti, vignettista e illustratore noto per i suoi lavori di “didattica divertente”, si cimenta per la prima volta nella narrativa con questo libro. Attraverso le avventure di Pinuccio, il figlio di Pinocchio, Betti attualizza una storia iconica della letteratura. I lettori scopriranno cosa accade dopo la fine della famosa fiaba, una narrazione che esplora la società contemporanea attraverso gli occhi di un giovane protagonista. La storia invita a riflettere, unendo l’intelligenza narrativa all’ironia.
Durante l’incontro, Betti converserà con il dirigente scolastico Samuele Giombi e la giornalista Beatrice Terenzi, offrendo un’opportunità unica per approfondire i temi del suo libro. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, permettendo a tutti di partecipare e interagire con l’autore. Inoltre, al termine dell’evento, Betti sarà disponibile per un firmacopie, offrendo ai lettori la possibilità di avere un ricordo dell’incontro.
La rassegna “Incontri Capitali” proseguirà anche mercoledì 27 novembre, alle ore 18:00, con Maria Cafagna, che presenterà il suo libro “Cattive maestre. Donne in technicolor che hanno influenzato un’intera generazione”, pubblicato da Sperling&Kupfer. Cafagna dialogherà con Antonino Di Gregorio, consulente editoriale, nella Sala del Consiglio del Comune di Pesaro.
La rassegna non solo celebra la letteratura, ma promuove anche la cultura nel contesto di Pesaro, Capitale Italiana della Cultura. Questi eventi offrono un’importante piattaforma per autori e lettori, unendo le comunità attraverso la passione per i libri e le storie. Non perdere l’opportunità di partecipare a queste preziose occasioni di incontro e discussione.
